Ieri la schiuma è tornata, copiosa, a occupare il Gramiccia. Il video realizzato da Daniele Bizzarri, cronista puntuale di questo scempio, lo racconta senza tante parole. Ormai lo scarico è di fatto accettato come fosse un regolare affluente dello storico fosso capenate che segna per buona parte il confine con Fiano. Non c’é  verso di venire a capo di questa ignobile vicenda. Si trascina da anni con assoluta regolarità.

Sindaci, Arpa regionale e le stesse forze dell’ordine sembrano impotenti.  E’ uno sfregio a cui si è fatta l’abitudine, l’ultima cosa a cui pensare, non è un’emergenza evidentemente. Ma noi abbiamo deciso diversamente, è una piaga e non cediamo all’assuefazione. Denunceremo il reato con la stessa regolarità con cui questi “ecobanditi” attentano all’integrità del corso d’acqua.

Il fosso è lungo solo nove chilometri ed è affluente del Tevere dove trasporta e deposita il carico di veleno. Vi insistono altri versamenti abusivi, da case a fattorie.  Andrebbe risanato attraverso un progetto di recupero intercomunale, ad iniziare dal tratto che attraversa l’area industriale da dove presumibilmente parte il versamento. Tra i sinonimi di schiuma c’è bava, ecco questa roba è la bava dell’abbandono del Gramiccia da parte delle istituzioni.

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