Chiuse questa mattina le indagini preliminari sull’omicidio della giovane studentessa di Arce (Frosinone), uccisa nel 2001. Sono stati recapitati gli avvisi di chiusura dell’inchiesta a cinque persone, a vario titolo, coinvolte nel caso.
Si tratta di Franco Mottola, all’epoca dei fatti comandante della stazione di carabinieri di Arce, di sua moglie e suo figlio, tutti e tre indagati per omicidio volontario e occultamento di cadavere.
Indagato per concorso in omicidio volontario invece il luogotenente Vincenzo Quatrale. Il carabiniere Francesco Suprano, infine, dovrà rispondere di favoreggiamento in omicidio volontario. Ora i cinque hanno venti giorni di tempo per chiedere di essere interrogatori oppure depositare la memoria difensiva.
Serena, secondo i pm, venne tramortita in caserma – dove si era recata per denunciare strani giri di droga che vedevano coinvolto il figlio di Mottola – e lasciata morire in un bosco, mani e piedi legati col fil di ferro, carta assorbente in bocca e sacchetto in testa stretto col nastro adesivo. La studentessa diciottenne venne trovata così alle 7,30 della mattina del 3 giugno 2001, 36 ore dopo la sua scomparsa, tra i cespugli di un boschetto in località Fonte Cupa.