Dai non fare così, sorridi! È una frase piuttosto fastidiosa, sentita spesso, che invoca un tessuto molto prezioso: lo smalto. Uno strato di minerale che non sempre si vuole mostrare agli altri e che, talvolta, non risplende come dovrebbe. Infatti, si può cariare, si può ingiallire, si può crepare e si può corrodere ma, sicuramente, non può rigenerarsi. O almeno non del tutto.

 

La saliva possiede un sistema omeostatico di remineralizzazione che consente allo smalto di ricostituire una parte dei minerali che ogni giorno vengono dissolti dall’ambiente acido generato dai batteri del cavo orale. Un processo in costante oscillazione tra corrosione e rimineralizzazione che, quando non è ben bilanciato favorisce l’impoverimento di questo strato protettivo, portando con il tempo a problemi come carie, ipersensibilità ed ingiallimenti dei denti.

Nel complesso l’assottigliamento dello smalto è un processo che con l’avanzare dell’età diventa piuttosto inevitabile ed è lì che il sorriso perde la sua brillantezza, acquisendo tonalità sempre più cupe. Non c’è bisogno di pensarci bene per capire che questa è una prospettiva piuttosto deprimente e che è necessario trattare i propri denti ogni giorno come delle risorse e non come qualcosa che rimarrà splendente per sempre.

 

Ad ogni modo, per quanto la decadenza faccia parte della natura umana, uno degli obiettivi della scienza odontoiatrica è quello di mantenere in buona salute i tessuti del cavo orale più a lungo possibile, favorendo il benessere sia dal punto di vista fisiologico che dal punto di vista estetico.

 

In questo ambito sono in corso diverse ricerche nel panorama scientifico globale che studiano alcune tecnologie in grado di favorire un’efficiente remineralizzazione dello smalto dentario. In commercio sono presenti diversi dentifrici capaci di stimolare il processo di remineralizzazione dello smalto, riducendo il più possibile il naturale processo di assottigliamento dello smalto.

 

Bisogna ricordare che lo smalto, avendo una base organica, è sensibile agli alimenti acidi, specialmente se ne rimane a contatto per lungo tempo. Tuttavia, il corpo possiede un sistema per ridurre al minimo l’azione corrosiva di questi acidi: la saliva. Quest’ultima, infatti, contiene un sistema chimico tampone, capace di ridurre il pH degli alimenti che entrano in contatto con il cavo orale. Quindi, se non si fosse in grado di lavarsi i denti, passare con la lingua un po’ di saliva sui denti potrebbe aiutare a proteggere il nostro amato smalto.

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