Fusione Soratte – Tevere Farfa e riforma della “governance” di tutte le aree protette del Lazio. Ne abbiamo parlato con il consigliere regionale Eugenio Patanè, Presidente della Vi Commissione Lavori pubblici, infrastrutture, mobilità, trasporti, e primo firmatario della legge di revisione della 29/97 istitutiva della rete dei parchi nel Lazio. Il video integrale dell’intervista sarà pubblicato sulla pagina facebook de Il Nuovo. In merito all’accorpamento Soratte – Tevere Farfa, il consigliere Patanè spiega che, per evitare che il progetto salti definitivamente, occorre che la questione del passaggio del personale, non risolta in questi tre anni, venga definita a breve. In questo senso c’è l’impegno del neo assessore regionale all’ambiente, Roberta Lombardi.
L’assessore Lombardi impegnata a sbloccare la situazione
Risulta a Il Nuovomagazine.com, che subito dopo la riunione di lunedì scorso della VIII Commissione consiliare di cui abbiamo dato conto, l’assessore abbia invitato, formalmente con una lettera, gli uffici della direzione personale della Regione Lazio a reperire le risorse da passare all’Autorità metropolitana. E’ il “ristoro” per l’impiego dei tre dipendenti da parte riserva Tevere Farfa incaricata di gestire anche il Soratte. Era previsto da una convenzione che però è rimasta lettera morta. Da qui il blocco.
Non si torna indietro
Non tornare indietro è anche la volontà del sindaco di Sant’Oreste Valentina Pini, dei vertici del Riserva Tevere, e dalla stessa maggioranza intenzionata a superare i muri della burocrazia. La fusione delle due aree protette, come spiega Patanè, ha valore strategico perché sperimentale e propedeutica alla legge di riforma delle già depositata all’attenzione del Consiglio regionale.
La riforma Patanè, prevede semplificazione gestione di tutte le aree protette
La proposta prevede che la Regione sia divisa in 13 aree esattamente quanti i parchi, e che tutti i siti naturali di qualsiasi tipo, vengano governati del parco di riferimento. Un processo di semplificazione che mette ordine nel mondo delle aree protette oggi caratterizzata da una frammentazione che inficia una tutele efficace delle terre protette.