Servizio fotografico in esclusiva da Cannes a cura di Giovanna Onofri
A vincere la Palma d’oro della 77ma edizione del Festival del Cinema di Cannes, svoltosi dal 14 al 25 maggio, è stata, un po’ a sorpresa, la commedia Anora di Sean Baker. Protagonista, una sex worker in quel di New York. Secondo Baker, “siamo tutti affascinati da questo lavoro che avviene proprio sotto il nostro naso, che ce ne accorgiamo o meno”. Anora non rientrava tra i favoriti. Tra l’altro era dal 2011 che un regista americano non trionfava a Cannes. Il secondo riconoscimento più prestigioso per importanza, il Grand Prix, è andato invece all’India con All we image as light di di Payal Kapadia.
Il premio per la miglior attrice è stato assegnato all’intero cast di Emilia Perez, ossia ad Adriana Paz, Zoe Saldana, Karla Sofia Gascòn e Selena Gomez. Sul palco sale Sofia Gascon che si commuove, piange, ride. Travolta dalle emozioni, è un fiume in piena e alterna ringraziamenti e proclami. Sa di stare facendo la storia perché è la prima interprete trans a essere premiata come miglior attrice. Ha dedicato il premio “agli attori che tutti i giorni bussano a porte che non si aprono e alle persone trans che soffrono perché ci denigrano”. Emilia Perez si porta peraltro a casa anche il premio della giuria.
Le donne sono protagoniste anche per la miglior sceneggiatura che va a Coralie Fargeat, per The Substance. “Questo film parla di donne, dell’esperienza delle donne nel mondo e la violenza a cui sono sottoposte”, commenta Fargeat. “Penso che i film cambino il mondo e spero che il mio sia un piccolo passo. Grazie alle donne che decidono di parlare per migliorare il mondo. Ci serve una rivoluzione e spero che potremo iniziarla assieme”.
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