Riceviamo e gentilmente pubblichiamo, questa lettera dell’Amministrazione comunale di Capena in merito alla vicenda del Centro commerciale Tiberinus.
“In riferimento all’articolo pubblicato sulla versione on line del vostro giornale, lo scorso 30 Maggio 2021 titolato “arrestati ex gestore Tiberinus. E’ la seconda volta”, l’Amministrazione Comunale, chiamata in causa nella parte finale del medesimo articolo, intende fornire precisazioni circa la propria posizione istituzionale e ne richiede la pubblicazione a rettifica e chiarimento del corretto agire amministrativo di questo Ente.
La questione sollevata attiene a procedure amministrative dell’ufficio tributi del Comune di Capena, riorganizzato dall’Assessore Rizzo insediatosi nel 2017. L’evasione fiscale, purtroppo, rappresenta uno dei principali ostacoli al risanamento economico dell’Italia ed è una piaga per tutti i Comuni spesso con organici ridotti al minimo. Nonostante tutte le difficoltà comuni per gli enti territoriali di tutta Italia, l’Ufficio Tributi ha avviato tutte le procedure previste e le puntuali verifiche al fine di recuperare l’evasione (non solo di questa Azienda ma di altre realtà) impedendone l’inesigibilità e la prescrizione. Stiamo parlando, nello specifico, di tributi riferibili ad anni precedenti a questa Amministrazione che rischiavano veramente di andare prescritti.
Nello specifico, è assolutamente falso quanto scritto “nessuno ha fatto grandi sforzi per evitare che si accumulasse una così grande esposizione”, anzi. Il debito del Comune è stato inserito nel passivo del fallimento come credito privilegiato anche se ad oggi, in considerazione della revoca del fallimento stesso e dell’impugnazione di tale revoca dinanzi alla Corte di Cassazione – l’Ufficio non può giuridicamente effettuare ulteriore attività accertativa e di recupero. Nessun “tesoretto” pertanto è divenuto inesigibile come da voi scritto “poi nel 2019 il tesoretto è diventato, di fatto, inesigibile perché è saltato tutto ….”.
Si chiede dunque, essendo una testata giornalistica, una tempestiva rettifica di quanto scritto per mettere in evidenza la corretta azione di questa Amministrazione sempre attenta e tesa a perseguire unicamente il pubblico interesse. Si fa presente che il Sindaco e la Giunta (come sempre senza oneri a carico del bilancio comunale) hanno affidato ad un proprio legale un incarico per valutare la sussistenza dei presupposti e l’eventuale presentazione di denuncia-querela alle Autorità competenti per ogni affermazione che in questi giorni sono susseguite su pagine social da parte di alcuni profili personali e politici che, accumunando l’Amministrazione ai fatti di cronaca giudiziaria del Centro Commerciale Tiberinus, sono tese strumentalmente a ledere l’immagine, l’onorabilità e la reputazione degli organi di governo ed amministrativi dell’Ente.
Nota della redazione. Pubblichiamo ma non rettifichiamo poiche non riteniamo ci sia alcunché da rettificare. L’affermazione “nessuno ha fatto grandi sforzi perché si accumulasse una cosi grande esposizione, non è falsa. E’ un fatto. ll debito si è accumulato fino al giorno del fallimento nell’anno di grazia 2017. E non è stato mai pagato. Questo certo non attiene alla responsabilità dell’amministrazione in carica, poiché eletta nel 2017, a fatti avvenuti. Apprendiamo invece, con soddisfazione, che l’Amministrazione ha agito in modo tale affinché i crediti non andassero persi, inserendosi nella procedura di fallimento. Qualcuno dovrà comunque pagarli. Una buona notizia.
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