“Ogni individuo ha il potere di fare del mondo un posto migliore”. La citazione stampata sul retro della maglietta dei ragazzi dello staff, all’Eco Sound Fest, è di Sergio Bambarén, scrittore peruviano naturalizzato australiano. E forse è la frase perfetta per raccogliere il significato di questa rassegna, che è musicale ma non solo. Sono passati dieci anni da quando il festival è diventato realtà. “Da idea audace a evento iconico” scrivono gli organizzatori, che sono riusciti a unire la passione per la musica e l’amore per l’ambiente.
In ogni angolo del Giardino delle ex Scuderie Farnese si respira quel mix di arte e sostenibilità, di unione con il territorio e creatività. Nei menù della cucina, nell’acqua gratis quante volte vuoi ma con lo stesso bicchiere riutilizzabile e biodegradabile, nelle indicazioni per smaltire i rifiuti nella maniera corretta, nelle fioriere fatte con i jeans da buttare o nelle decorazioni con materiali di recupero, nell’area camping a disposizione per chi viene da lontano. “Qui il ritmo della musica si fonde con lo scorrere lento della vita – si legge sulla pagina dell’evento – dove l’esistenza dell’uomo è ancora scandita dai tempi della natura. L’allestimento del parco viene effettuato con ornamenti costruiti attraverso il riciclo creativo e, durante la manifestazione, sono utilizzati soltanto materiali ecocompatibili ed è attuata una corretta politica di smaltimento dei rifiuti”.
Poi c’è la musica, ovviamente. E anche qui è stato un mix unico, frutto dell’unione di artisti affermati e giovani emergenti, sonorità e generi diversi, dal rap al pop, dal punk alla funky-dance. A Caprarola quest’anno si sono avvicendati Gemello e Nitro, Lo Stato Sociale e Miglio, Brucherò nei Pascoli e Clied, Sibode Dj e Troppo Kimberly. E forse conviene segnarsi qualche nome, perché magari li ritroveremo sul palco dell’Ariston o in cima alle classifiche e potremo dire “ma io loro li ho visti a Caprarola, nel 2023!”. All’Eco Sound Fest infatti, negli anni passati, hanno cantato Gazzelle e i Pinguini Tattici Nucleari, gli Psicologi e Galeffi, Giancane e gli Eugenio in Via di Gioia, solo per citarne alcuni (e se volete qui c’è la playlist del rivivere gli ospiti più iconici del festival). La rassegna, organizzata dalla Proloco Giovani in collaborazione con il Comune di Caprarola e il contributo della Regione Lazio, ha visto impegnata anche la nostra testata come Media Partner, insieme ad alcuni virtuosi sponsor del territorio: Ecologia Viterbo, Assofrutti e Cooperativa Produttori di Nocciole.
“Ripartire dopo lo stop della pandemia non era facile, ma ci siamo riusciti e siamo soddisfatti” ci dicono gli organizzatori. Più di 4 mila presenze e la sensazione di aver fatto di nuovo centro. Al punto che è appena finito ed è subito partito il conto alla rovescia: abbiamo già bisogno di un’altra edizione dell’Eco Sound Fest.
