Forse dovevano pensarla meglio, al Governo, questa norma. Oppure correggerla in corsa. Di sicuro il divieto di uscire dal proprio Comune a Natale e Capodanno creerà diseguaglianze uniche, perché mette sullo stesso piano grandi città come Roma e Milano a piccoli comuni da neanche mille abitanti.
E così, se nelle metropoli ci si potrà spostare da una parte all’altra senza problemi, percorrendo anche trenta chilometri, nei Comuni più piccoli il divieto non consentirà di vedere parenti e amici che abitano magari a poche centinaia di metri ma in un altro paese.
Come nel caso di Vallerano e Vignanello, nella Tuscia, di cui parla oggi il bel sito di Tusciaweb.
Caso simbolico e forse tra i più significativi della Tuscia è quello dei paesi di Vignanello e Vallerano. Due piccoli comuni che territorialmente non hanno soluzione di continuità. Si esce dall’uno e si entra nell’altro senza quasi accorgersene.
Ma se la legge è uguale per tutti neanche qui saranno previste deroghe. “Molte famiglie del mio paese – racconta il sindaco di Vallerano Adelio Gregori – hanno legami di parentela con i vignanellesi. Sono rapporti strettissimi: nonni e nipoti, genitori e figli, famiglie “divise” da poche centinaia di metri e da un limite territoriale che nella quotidianità nemmeno ci si accorge di superare. Io spero che a Natale, Santo Stefano e Capodanno prevalga il buonsenso: quello delle forze dell’ordine preposte ai controlli, ma anche e soprattutto quello dei cittadini. A loro dico: evitiamo il superfluo, ma portiamo assistenza dove serve davvero”.