Nel week end S.Oreste festeggia S.Edisto, patrono del paese sul Soratte. Un tuffo nel ‘500.

La manifestazione infatti sarà animata dal Gruppo Storico di S.Oreste, associazione che da ben 33 anni rievoca con figuranti in costume episodi  della storia locale accaduti 500 anni fa. Gli antichi abiti sono creati dagli stessi associati in base a modelli storicamente documentati. Tutte le iniziative si svolgono dentro le mura medievali. Il gruppo è esemplare testimonianza di persone che coltivano la memoria della propria comunità con passione, producendo così conoscenza e cultura, attaccamento alla propria storia e identità.

Negli anni l’attività dell’associazione ha acquisito, se così si può dire, fama e gloria, tanto da essere invitata a sfilare in eventi e manifestazioni anche fuori dal paese e nella Capitale. Ha inoltre ampliato il suo campo di ricerca spaziando dalla gastronomia del ’500 ai balli popolari e di corte. 

La festa

La festa di S. Edisto ricorre domani 12 ottobre, il prologo della manifestazione c’è stato oggi, venerdì, con la presentazione del libro “Il lupo e il pastore”, premiazione dei neolaureati, il concerto dei giovani musicisti di S. Oreste e infine la cena al Cantinone di Palazzo Rosati curata dal Circolo cacciatori e dall’Associazione Soratte giovani.

Sabato 12 è la giornata del Bunker: dalle 10 alle 15 ingresso gratuito per tutti i residenti, alle 16 invece entrano in scena a Portavalle i falconieri di Belforte, località nei pressi di Siena, che daranno spettacolo con i velocissimi rapaci.

Da lì partirà il corteo con cavalli e tamburini fino allo Spiazzo, a seguire processione in onore del Santo martire, fuochi d’artificio a illuminare cielo e valle e poi cena al Cantinone con il taglio della “Torta gigante”.

Si chiude domenica con il grande corteo in costume in partenza da Piazza cavalieri Caccia fino allo Spiazzo. Parteciperanno i falconieri, l’associazione il Pilastro, di Viterbo, la colonna musicale sarà invece a cura dei musici di Soratte in musica. Si chiude con il consueto appuntamento conviviale al Cantinone.

Ma chi era S. Edisto?

Certo il nome è strano, sembra quasi un errore e invece non lo è. S.Edisto, come racconta la leggenda, era un soldato dell’esercito romano  e scudiero di Nerone. Un buon soldato dunque ma con un difetto: era attratto dal cristianesimo, a quei tempi considerato covo di terroristi, nemici dell’Impero, tanto che si fece battezzare da S. Pietro.

Passano i secoli, ma insomma siamo sempre lì, chi dissente, resiste, si ribella è un  terrorista.

“Un giorno in cui scortava l’imperatore nella città di Laurento – racconta wikipedia -, il santo conobbe alcuni cristiani del posto, tra i quali il presbitero Prisco, sua moglie Termanzia, la figlia Cristina e la serva Vittoria, insieme ai quali prese segretamente parte ad una liturgia, celebrata di notte in un arenario. Sorpreso insieme ai compagni, a causa del tradimento di uno dei suoi servi, Edisto venne arrestato e in seguito sepolto vivo in compagnia di tutti gli altri fedeli”.

Da buon soldato a martire in una sera sfortunata.  

Sul luogo del martirio fu eretta una chiesa e sorse un piccolo castro denominato curtis Sancti Heristi. In seguito il villaggio  venne trasferito sulle pendici del Monte Soratte per una migliore difesa, contro gli assalitori. La costruzione a scopo difensivo prese dunque il nome di Castrum Sancti Heristi, diventato nei secoli S.Oreste. La chiesa romanica dedicata a Sant’Edisto  esiste ancora.

 

Sponsor